Gli appassionati di fotografia sanno che la luce è il vero designer del volto. Tanto che le stelle di Hollywood hanno il loro “illuminatore” personale, che impongo ad ogni regista, per tutelare la loro bellezza davanti alla macchina di presa.

Quello che spesso non si sa è che oltre la luce che “illumina”, c’è anche la luce che segnala quello che a occhio nudo non è evidente. Per esempio i famosi raggi X, che raggiungono gli organi interni e ne descrivono la loro conformazione fisiologica o meno, le classiche radiografie. Anche la luce infrarossa svela quello che di notte è invisibile agli occhi. Avete presente i film di guerra?

In campo cosmetologico, c’è un particolare tipo di luce che legge la pelle e ne rivela i segni superficiali e/o profondi, permettendo di dimostrare quanto un cosmetico sia capace di agire in un determinato tempo, grazie alla misurazione del prima e dopo della quantità e della qualità dei segni.

Per MyCli, utilizziamo il sistema di analisi della pelle VISIA®, uno scanner innovativo e preciso per l’analisi computerizzata del volto che utilizza tre tipi diversi di luce: a polarizzazione incrociata, UV e con tecnologia RBX® di Canfield. Le pazienti appoggiano il proprio volto davanti alla macchina e in pochi secondi un fascio di luce ne “legge” la superficie.

Successivamente, un software dedicato analizza le immagini, le trasforma in valori numerici e permette un monitoraggio oggettivo dei progressi del trattamento cosmetico nel tempo.

Per valutare i benefici di un protocollo cosmetico è necessario ripetere la stessa analisi a distanza di un determinato intervallo di tempo. Ma qual è il tempo di controllo migliore? Dipende dal prodotto testato e da cosa contiene. Se il prodotto promette un effetto immediato, allora le immagini verranno effettuate a distanza di 30 minuti o due ore. Nel caso si tratti di prodotti o protocolli che richiedono più tempo per agire, si procederà con l’acquisizione di immagini a distanza di 2 settimane o 28 giorni.

I parametri che abbiamo misurato per alcuni protocolli MyCli sono:

  • Macchie e discromie: segni di evidente alterazione di colore sulla superficie della pelle, normalmente visibili ad occhio nudo. In questo caso otteniamo non solo le due immagini -prima e dopo il trattamento- ma anche il calcolo del miglioramento espresso in percentuale.
  • Rughe: differenziazione delle rughe leggere da quelle profonde, associate ad una diminuzione dell’elasticità della pelle. Qui lo scanner rivela se dopo il protocollo la profondità delle rughe è diminuita e di quanto.
  • Trama della pelle o texture: analisi dell’uniformità della levigatezza della pelle, evidenziando aree “depresse” e aree “sollevate” che indicano variazioni sulla superficie cutanea. Se dopo il trattamento l’uniformità aumenta sarà segno di una pelle decisamente più luminosa, liscia e “perfetta”.
  • Pori: analisi delle aperture circolari superficiali dei condotti delle ghiandole sudoripare. Molto utili per verificare l’efficacia degli esfolianti e dei protocolli per pelle grassa o asfittica.
  • Macchie UV profonde: analisi delle aree di colorito irregolare che stanno sotto la superficie cutanea, le macchie che non si vedono ma prima o poi arriveranno. Questa misurazione è essenziale nella valutazione di efficacia dei protocolli antimacchia.
  • Macchie marroni: segni di pigmentazione e scolorimento sopra e sotto la superficie cutanea, le macchie già presenti e la loro progressiva depigmentazione.
  • Depositi di Porfirine: escrezioni batteriche che possono depositarsi nei pori e dimostrano quanto un prodotto antibatterico riesca a combattere fenomeni come acne o rosacea.
  • Aree rosse: rilevazione della presenza di vasi sanguigni sotto la superficie cutanea, spesso associati ad un’infiammazione che ci segnalano nel loro diminuire come agiscono i protocolli lenitivi e calmanti.

È possibile quindi valutare con esattezza lo stato della pelle di qualsiasi persona: i dati ottenuti quantificheranno realmente il numero di alterazioni presenti sulla cute e verranno successivamente confrontati con un database contenente i dati relativi ad una popolazione omogenea per età, fototipo e
sesso.

Nelle prossime puntate, altre forme di valutazione di efficacia. A presto!

Qui un’analisi effettuata prima (foto di sinistra) e dopo (foto di destra) aver utilizzato il protocollo MyCli per macchie e colorito disomogeneo.

Dott.ssa Alessandra Gava
Specialista in Biotecnologie Farmaceutiche