Cos’è la vitamina C

Le vitamine (ammine della vita) sono state scoperte all’inizio del 900 in Polonia. Attualmente se ne conoscono 13. Sono divise in idrosolubili e liposolubili. In queste righe ci occupiamo della Vitamina C, una delle più famose e utilizzate, e del glutatione.
La vitamina C, chiamata anche acido ascorbico, fa parte con tutte le vitamine del gruppo B delle vitamine idrosolubili. Alcuni animali, a differenza dell’uomo, sono in grado di produrre da soli la vitamina C.
Si tratta di un nutriente definito “essenziale”, tant’è che esiste anche una malattia, lo scorbuto, causata proprio da una carenza di vitamina C.
In natura la vitamina C si trova principalmente in alimenti vegetali come gli agrumi, in frutti aciduli come kiwi e mele, nei peperoni, nel prezzemolo, nei pomodori ecc. Si trova anche, in piccola quantità, nelle frattaglie animali.

Le funzioni della vitamina C

Le funzioni principali della vitamina C sono: facilitare dell’assorbimento del ferro, favorire la produzione di collagene, effettuare un’azione antiossidante e immunomodulante e proteggere la pelle dalle radiazioni UV.
E’ anche in grado di favorire una corretta cicatrizzazione delle ferite e di effettuare un’azione di eliminazione delle sostanze tossiche e ossidanti.

La vitamina C nei cosmeceutici

Nella dermatologia e nella medicina estetica è molto utilizzata, poiché è in grado di combattere il crono-invecchiamento e il foto-invecchiamento; inoltre, possono anche essere espletati effetti schiarenti e favorenti il recupero del tono e dell’elasticità cutanea. La vitamina C è quindi uno dei principali principi attivi utili nella cosmeceutica.
Per favorire una corretta formulazione dei cosmeceutici contenenti vitamina C è essenziale tenere conto della tua tendenza ad ossidarsi molto facilmente. L’alterazione dei cosmetici può essere notata facilmente osservandone il colore: un colore giallo indica una forma non ossidata mentre un viraggio al marrone indica una degradazione della vitamina C contenuta all’interno del prodotto. Per evitare questa degradazione è necessario utilizzare forme più stabili come l’ascorbile fosfato di magnesio, o la più recente 3-o-etil ascorbic acid, ridurre il pH e sostituire l’acqua con altri solventi.

Cos’è il glutatione

Il glutatione è un tripeptide costituito da tre aminoacidi: acido glutammico, cisteina e glicina. E’ una sostanza in grado di esplicare attività antiossidante e di neutralizzare i radicali liberi. Si trova in grandi quantità nel fegato, in cui svolge un’azione protettiva sulle sostanze esterne potenzialmente tossiche per il fegato: una carenza di glutatione, infatti, espone le cellule del fegato a potenziali danni tossici.
Si trova in natura nella carne cruda, nel latte, in molti vegetali come i broccoli, cavolfiori, uova, aglio e cipolla, legumi, frutta secca.

Le funzioni del glutatione

Il glutatione viene utilizzato come integratore in pazienti affetti da patologie come il diabete, nell’aterosclerosi e nella malattia da infezione da HIV. Nel mondo commerciale viene utilizzato per ritardare l’invecchiamento, rafforzare le difese immunitarie, proteggere l’organismo dagli ossidanti esterni come radiazioni ionizzanti, alcol, fumo. Il glutatione viene anche utilizzato per ridurre e sintomi nella malattia di Parkinson e in associazione alle tradizioni terapie per la cura delle patologie autoimmuni e della psoriasi. 

Il glutatione nei cosmeceutici

Recenti studi hanno dimostrato una buona funzionalità a livello cutaneo se assunto in una particolare forma farmaceutica, la soluzione orosolubile.  Solitamente viene associato ad altre molecole ad azione antiossidanti come le vitamine del gruppo B, la vitamina A, vitamina C o vitamina E. Non sono noti effetti avversi del glutatione, tranne nel caso di un eccessivo introito di questa sostanza e di reazioni allergiche. E’ stato dimostrato però che il glutatione ha una farmacocinetica che risente della presenza di alcuni enzimi intestinali che lo degradano, alterandone la biodisponibilità. E’ ritenuto quindi più utile integrarlo con un suo precursore, la N-Acetil-Cisteina. Il dosaggio del glutatione utilizzato nell’integrazione varia dai 50 ai 600 mg giornalieri.
Entrambe queste sostanze hanno attraversato momenti commerciali favorevoli, e sono state “di moda” e momenti commerciali meno favorevoli. E’ tuttavia indubbio che, con le giuste indicazioni, si tratti di due sostanze estremamente utili il cui utilizzo, con le dovute attenzioni, è raccomandato.

 

Dott. Edoardo Zattra
Dermatologo