L’azione antigravità è forse l’argomento che più interessa in questo preciso momento quando si parla di anti-aging del viso. “Ho bisogno di un tiramisù qui!”, dicono spesso le donne segnalando la linea della mascella, dove la pelle oggettivamente perde il suo “ancoraggio” e l’ovale del volto si altera.
Tuttavia ci sono volti che più di altri fanno notare questo fenomeno. Sono quelli dove si presenta anche un leggero edema o gonfiore, segnale di scarichi linfatici poco attivi. La pelle diventa più pesante e questa trazione verticale impercettibile segna maggiormente quello che tecnicamente chiamiamo “sagging”.
Le pelli sottili naturalmente hanno meno resistenza ma anche quelle che per diversi fattori per fenomeni di microinfiammazione cronica accelerano la propria degradazione del collagene. Tra i fattori principali, non ci stancheremo mai di ripeterlo, c’è la radiazione UV di giorno e lo stress ossidativo correlato e la mancanza di un buon sonno “recovery” durante le ore notturne, utile a ristabilire quello che l’organismo ha “perso” durante il giorno. Come diceva Catherine Deneuve: la mia miglior crema è il sonno.
Dal punto di vista della biologia cutanea cosa succede? I fibroblasti, le nostre fabbriche di collagene ed elastina, diventano un po’ pigri, quindi la matrice si impoverisce: le fibre di sostegno sono più deboli, disorganizzate e fragili. Quella rete profonda che sostiene l’epidermide perde qualità.
Cosa fare quanto sentiamo al tatto e vediamo allo specchio le guance che “cadono”? In primis non abbandonare né diminuire l’assunzione di proteine. Sia nell’alimentazione o come supplemento nutrizionale, la nostra dieta deve prevedere almeno 0,90 g di proteine per ogni chilo di peso corporeo.
Seconda regola: occhio agli zuccheri! Gli zuccheri, quando in eccesso, sono uno dei principali nemici della pelle. Il fenomeno si chiama glicazione e lo conoscono bene le persone affette da diabete: la loro pelle è sottilissima, irrigidita e di conseguenza fragile.
Terza regola: riparare il danno proteico con un protocollo antigravity che induca la pelle e correggersi da sola -self correction- a base di:
• Antiossidanti di ultima generazione
• Peptidi attivatori del fibroblasta
• Ingredienti antiglicanti
• Protettori Anti UV ad ampio spettro.
La nostra filosofia è intervenire nel dialogo cellulare cutaneo per stimolare la pelle a “fare da sola” perché è capace di liftarsi – da lì il nome della nostra linea Liftable, che significa capace di liftarsi. Il collagene, purtroppo, non raggiungerà mai il derma dall’esterno. Ma se la pelle torna ad allenarsi con decisione, tutti i suoi meccanismi riprendono vita e il volto torna a sorridere.
Ecco, un altro tip anti gravity: un bel sorriso! Clicca qui per consultare il protocollo antigravity completo.
Dott.ssa Anna Chiara Cortese