Dicono che quando l’essere umano ha smesso di vivere in tribù nomadi e ha scoperto l’agricoltura il suo sviluppo fisico ha subito una forte contrazione. Parliamo di qualche migliaia di anni fa, un tempo che ha segnato il passaggio dalla nutrizione a base di pesce a quella a base di cereali, povera degli acidi grassi preziosi che il pescato regalava.

Oggi l’integrazione nutrizionale con Omega 3 è uno dei temi più divulgati, ma vent’anni fa, quando frequentai i corsi di Barry Sears, il medico che dimostrò la bontà di questa sostanza, parlare di low dose inflammation era una tema per pochi.

La ricerca è continuata, ma le perle di Omega 3 sono un’abitudine ancora poco frequente rispetto al valore di questo alimento, limitata a chi fa sport agonistico o a chi ha avuto un incidente cardiovascolare.

Vorrei comunque focalizzare alcuni punti che spesso condivido con amici non addetti ai lavori, partendo dai falsi miti.

Gli Omega 3 servono per il cuore

Ni. Gli omega 3 sono utili ANCHE per il cuore, ma la loro azione più interessante è quella antinfiammatoria su tutto l’organismo. Attenzione, modulare l’infiammazione non vuol dire spegnerla perché questa risposta del tutto fisiologica in molti casi è necessaria. L’infiammazione buona stimola i processi riparativi del corpo e lo difende dagli agenti patogeni e gli Omega 3 educano questa risposta.

Gli Omega 3 sono utili in gravidanza

Durante la gravidanza e, a seguire, durante l’allattamento, alle “normali” necessità di Omega 3 della mamma si sommano i quantitativi necessari per lo sviluppo del feto e poi per la crescita del neonato. In particolare il DHA è implicato nel corretto sviluppo del sistema neuronale di cervello e occhi.
L’assunzione di DHA in questa fase della vita è stata associata a migliore coordinamento mano-occhi, migliori capacità motorie e di concentrazione dei neonati. Non parliamo poi della qualità del sonno, che sembra nettamente migliore tra i nati da madri che hanno assunto regolarmente Omega 3. Il DHA, infine, riduce il rischio di parti prematuri.

Gli Omega 3 sono “pesanti” e si ripropongono

Non più! Gli alimenti ricchi di Omega 3 come le sardine o altri pesci non sono di facile digestione, ma l’olio di pesce purificato e ora microemulsionato non dà alcun problema di digeribilità.
Bisogna scegliere un prodotto di qualità con una tecnologia che lo renda più disponibile. In MyCli abbiamo scelto una delle materie prime più pregiate e un processo di microemulsionamento molto efficace.
Come dicono i pazienti: “non si sente”.

Gli Omega 3 aiutano in caso di stress

Vero. Ad esempio, le forme depressive in generale sono legate a scompensi dell’asse intestino-cervello che alterano la produzione di serotonina, detta anche ormone della felicità. Ed è sempre per la loro azione antinfiammatoria che gli Omega 3 apportano benefici su questo fronte. La depressione non è da sottovalutare: secondo l’OMS rappresenta la causa più frequente alla base di problemi legati alla salute. Il quantitativo consigliato è di 800-1000 mg tra EPA e DHA.

I vegani non possono assumere Omega 3

Falso. I vegani hanno a disposizione integratori di Omega 3 derivati da alghe, ma va detto anche che questi sono meno ricchi di EPA e DHA rispetto a quelli derivati dal pesce. Nel caso dei così detti precursori degli Omega 3, vale a dire alimenti che stimolano la produzione di Omega 3 da parte del proprio organismo, sappiamo che questo processo non è molto efficiente: lo stress e i carboidrati diminuiscono la conversione. Quindi… pesce o alghe!

Chi fa sport deve assumere Omega 3

Non “deve”, ma una donna o un uomo che fa sport con intelligenza troverà un grande beneficio nel tempo. Perché lo sport crea infiammazione e stressa tutti gli organismi. E’ stato dimostrato che il recupero post allenamento è più breve in chi integra la dieta con Omega 3, sia che si pratichi sport di endurance -resistenza-, che di potenza.
Alcuni studi affermano che l’integrazione con EPA e DHA possa migliorare le capacità neuromuscolari. Altri hanno dimostrato che esiste un legame tra assunzione di Omega 3 e aumento della concentrazione di monossido di azoto, con conseguente miglioramento dell’attività del sistema cardiovascolare con benefici evidenti negli sport di endurance.
Altri studi segnalano che nel post allenamento il sistema immunitario è fortemente sollecitato e in questi casi gli Omega 3 agiscono come regolatori, con attività citospecifiche nei confronti di diversi protagonisti: attivano i macrofagi, potenziano i granulociti neutrofili, per terminare poi con attività fondamentali nella regolazione delle risposte allergiche. Le persone allergiche, infatti, spesso beneficiano dell’integrazione di Omega 3 e si sorprendono positivamente.

La produzione di Omega 3 non fa bene all’ambiente

Falso. Oggi i più importanti produttori hanno dimostrato di poter gestire la pesca con criteri di sostenibilità e tutto il processo viene certificato. La purezza dell’olio di pesce viene garantita all’origine per ottenere un prodotto di alta qualità, senza causare danni ambientali. Tra le certificazioni più autorevoli, IFOS è senz’altro una garanzia.

Roberto Centanini è  Direttore Generale di Perlapelle. Laureato in Farmacia nel 2001, ha lavorato più di 15 anni nel coordinamento e la formazione di team professionali nel canale farmaceutico. Ha dedicato molto tempo allo sport e all’attività fisica, esplorando in prima persona aspetti nutrizionali del rendimento agonistico. Da sempre studia e approfondisce diversi temi legati alla supplementazione nutrizionale come strategia di prevenzione e difesa della salute.

Dott. Roberto Centanini
Farmacista e Coach Nutrizionale